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a cura dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale |
MEMORANDA
La nave Europa O navis referent in mare te novi Fluctus!… [O nave ti riporteranno in mare nuovi flutti…]
Là se perdent ces noms de maître de la terre, Paraphrase du Ps.[aume] CXLV [. Stances, (1627)] [Là (nelle tombe, ndr) si perdono i nomi dei signori della terra, degli arbitri della pace, dei fulmini di guerra: privati dello scettro, non hanno più adulatori; e cadono con loro, in una medesima caduta, tutti quelli che la sorte ha reso loro servi.]
N
o! Non ho più speranza nell’avvenire del mondo: l’Europa è una nave che affonda sotto le onde e su di essa si stenderà il silenzio dei mari; quelli che l’hanno mal pilotata ora la contendono ai marosi, giacché il corpo si perde. né l’orifiamma di porpora e d’oro, come l’orgoglio, che si trascina nella scia dove i delfini giocano, non è il tuo cannone, e nemmeno la tua carena che credevano di frangere lo scoglio. tu t’inabissi e muori, e le onde ti avvolgono; scompare, questo nome, ma, tu, te n’eri accorta? Laggiù, sulle scogliere delle tue isole schiave (1), attende i tuoi rottami. si vedeva sul mare fuggire il carro di Nettuno, le flotte arrestarsi e virare verso i porti, il terrore del tuo nome domava le tempeste, e non osavano lambire il tuo bordo. tu univi la misura e la magnificenza, tu univi la grandezza e la semplicità, quando tu, protettrice, permettevi di riflettere la tua bellezza. perché tu recavi loro i libri e la cetra, perché tu recavi loro la giustizia e le leggi; tu facevi adorare quel Dio che gli dei temono: e tu vincevi per la sua croce. tradire la verità per delle illusioni; e, abbinando debolezza e incertezza, alla confusione. i tuoi saggi impazziti inseguire gli errori, negando l’esperienza e beffandosi della saggezza: rimuovono l’argine alla rivolta delle masse nel sangue del terrore. Il bastimento ha lasciato il porto all’avventura, domina l’onda al sole del mattino: ma, nonostante la sua grandezza e la sua forza, non è sugli scogli del destino. Gonzague de Reynold (1880-1970)
[da Le chant d’une vie. Poèmes choisis (1897-1941),
Éditions Universitaires, Friburgo 1957, pp. 89-91; trad. red.].
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